Da Agerola Bomerano per il Sentiero degli Dei (parziale)

Agerola Bomerano (634m) – Belvedere Colle La Serra (580m) – Agerola Bomerano (634m)

Tipo: andata e ritorno Impegno:basso Difficoltà:E Durata: 02h00 Lunghezza: 4.0Km Salita: 160

Questo itinerario consente di far visita al punto più panoramico del Sentiero degli Dei (il c.d. Belvedere di Colle La Serra) senza doverne percorrere la parte più impegnativa.
Ben si presta, quindi, alle esigenze di coloro che hanno poco tempo a disposizione o semplicemente non sono abituati a camminare in montagna per più di 2 ore.

L’itinerario ha l’indubbio pregio di iniziare e finire a Bomerano di Agerola, uno dei pochi posti dove è possibile parcheggiare facilmente e gratuitamente l’auto, in una delle diverse aree di sosta presenti a poche centinaia di metri dal punto di inizio sentiero.
In mancanza dell’auto, si può raggiungere Agerola con i bus del trasporto pubblico (Sita o Fusco/Travelmar).

L’ itinerario inizia in Piazza P. Capasso, all’angolo tra l’Albergo Gentile e il Bar Naclerio, dove bisogna prendere il viottolo in discesa lungo il quale corre il Sentiero degli Dei (CAI327).
Dopo circa 300 metri, all’incrocio con il Sentiero CAI354, si prosegue verso destra per il ponte in legno che conduce sulla sovrastante strada carrabile, da percorrere verso sinistra per circa 500 metri, fino a raggiungere la successiva mulattiera.
In circa 50 minuti si arriva al Colle La Serra (580m), dove bisogna andare a sinistra e, dopo pochi metri, a destra lungo la scalinata in discesa che immette sul belvedere più famoso del sentiero (belvedere di Colle Serra), con viste spettacolari sull’intera Penisola Amalfitana/Sorrentina fino a Capri e sull’isolotto de Li Galli.
Dopo l’immancabile fotografia, bisogna far rientro a Bomerano percorrendo in senso inverso il medesimo itinerario.

Questo itinerario, seppur breve, offre numerosi spunti di conoscenza della storia della Costiera Amalfitana.
Innanzitutto, arrivando fino al belvedere del Colle La Serra, consente di ammirare dall’alto l’Isolotto de Li Galli (o delle Sirenuse), che la tradizione indica essere quello che ispirò Omero nel noto canto dell’Odissea dedicato all’incontro tra Ulisse e le Sirene.
Le origini della Costiera Amalfitana sono quindi molto remote, risalendo presumibilmente già al IX sec. a.C..
L’itinerario, poi, consente di ammirare da vicino gli imponenti terrazzamenti realizzati ovunque in Costiera per poter disporre di terreni coltivabili.
Si tratta di terrazzamenti edificati con la tecnica della macera a secco, ossia macerando roccia e creando argini la cui stabilità deriva solo dal loro peso, essendo completamente privi di cemento.
Questo sistema costruttivo deriva certamente dai romani, la cui presenza in Costiera Amalfitana è stata notevole ed importante tra il I sec. a.C. ed il I sec. d.C., quando i due golfi di Salerno e Napoli divennero luoghi d’ozio della migliore aristocrazia romana, ispirata dalla presenza in zona anche delle più alte cariche politiche, tra cui l’Imperatore Tiberio, che visse stabilmente a Capri tra il 26 ed il 37 d.C, rendendola di fatto la capitale dell’Impero fino alla sua morte.
La notevole quantità di pomice vesuviana presente sul sentiero ci riporta poi al tragico evento del 79 d.C., quando il Golfo di Napoli fu sconvolto dalla terribile eruzione del Vesuvio, che inondò di cenere e lapilli anche i Monti Lattari.
Ma l’itinerario ci offre segni anche dalla storia successiva della Costiera Amalfitana.
I sui sentieri riconducono infatti all’Antica Repubblica Marinara di Amalfi (839-1145 d.C.), che era un territorio unico da Positano a Cetara, interamente collegato da scale e mulattiere.
Lo stile arabo dei luoghi (es. i tetti a cupola delle case) testimonia l’origine bizantina della Repubblica amalfitana ed anche l’intensità dei rapporti culturali e commerciali che questa continuò ad intrattenere con i popoli d’Oriente per tutta la sua durata.
L’itinerario racconta infine anche la storia recente della Costiera Amalfitana, che fino agli anni ’60 ha vissuto principalmente di pastorizia ed agricoltura, ancora praticate in zona.
Esso perciò consente di fare un tuffo nel passato, rendendo il cammino un’esperienza davvero affascinante.

L’itinerario inizia e termina ad Agerola, una delle località più note in Costiera Amalfitana per la sua gastronomia.
I prodotti tipici del territorio sono il fiordilatte realizzato con il latte delle mucche ageroline, il pane biscottato, la pizza ed il celeberrimo Provolone del Monaco, un formaggio stagionato dolce dal sapore veramente straordinario.
Sono prodotti acquistabili in una qualsiasi delle salumerie del centro di Agerola Bomerano, dove ci sono anche diversi bar e ristoranti che rendono possibile un momento di relax dopo la passeggiata.

L’itinerario è breve e perciò non faticoso.
Esso tuttavia si sviluppa su scale e tratti di sentiero rocciosi con strapiombi non protetti.
Per tale ragione è classificato di difficoltà intermedia (E) e rende necessario l’uso di scarpe antiscivolo, eventualmente noleggiabili in Piazza Capasso presso il negozio di articoli da trekking Magici Sentieri.

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