L’itinerario, comunemente denominato Sentiero degli Dei ad anello, consente di percorrere gran parte del Sentiero degli Dei senza raggiungere Positano ma ammirandone comunque le vedute migliori.
E’ un itinerario di media difficoltà che si adatta perfettamente alle esigenze di chi intende raggiungere il punto di inizio sentiero con l’autovettura privata.
Non va confuso con il diverso trek, particolarmente impegnativo, denominato l’Anello degli Dei, che si sviluppa ad una quota molto maggiore (circa 1000m), lungo il c.d. Sentiero Alto degli Dei (329CAI), da non confondere con il 327A che è invece semplicemente una variante del Sentiero degli Dei 327
L’itinerario ha l’indubbio pregio di iniziare e finire a Bomerano di Agerola, uno dei pochi posti dove è possibile parcheggiare facilmente e gratuitamente l’auto, in una delle diverse aree di sosta presenti a poche centinaia di metri dal punto di inizio sentiero.
In mancanza dell’auto, si può raggiungere Agerola con i bus del trasporto pubblico (Sita o Fusco/Travelmar).
L’ itinerario inizia in Piazza P. Capasso, all’angolo tra l’Albergo Gentile e il Bar Naclerio, dove bisogna prendere il viottolo in discesa lungo il quale corre il Sentiero degli Dei (CAI327).
Dopo circa 300 metri, all’incrocio con il Sentiero CAI354, si prosegue verso destra per il ponte in legno che conduce sulla sovrastante strada carrabile, da percorrere verso sinistra per circa 500 metri, fino a raggiungere la successiva mulattiera.
In circa 50 minuti si arriva al Colle La Serra (580m), dove bisogna andare a sinistra e, dopo pochi metri, a destra lungo la scalinata in discesa che immette sul belvedere più famoso del sentiero (belvedere di Colle Serra), con viste spettacolari sull’intera Penisola Amalfitana/Sorrentina fino a Capri e sull’isolotto de Li Galli.
Dopo l’immancabile pausa fotografica, l’itinerario prosegue alla destra della fontana, in direzione Nocelle, da seguire anche al successivo incrocio con il sentiero per San Domenico di Praiano.
In questa parte in Sentiero degli Dei offre bellissimi panorami prima su Praiano e poi su Positano.
Dopo circa 1h30min di cammino, si raggiunge la località Cisternuolo, riconoscibile sia per la segnaletica CAI che per la presenza dell’incrocio con la Variante Alta al Sentiero degli Dei (Sentiero CAI 327A). In questo punto bisogna andare a destra (in salita) e percorrere l’intero sentiero 327A, che in circa 40min consente di far rientro al Colle La Serra camminando ad una quota di circa 50-60mt superiore a quella del sentiero percorso all’andata.
Raggiunto il Colle La Serra, bisogna riprendere il Sentiero 327 percorrendolo in senso inverso fino a Bomerano.
Questo itinerario offre numerosi punti di contatto con la storia della Costiera Amalfitana a partire dal periodo greco-romano.
L’isolotto de Li Galli (ben visibile durante tutto il percorso) sarebbe infatti il luogo immaginato da Omero come dimora delle sirene.
Sarebbe quindi questo il tratto di mare attraversato da Ulisse nel rientro dalla guerra di Troia; quello nel quale avrebbe sfidato le sirene facendosi legare all’albero maestro dopo aver tappato le orecchie dei suoi marinai, pur di ascoltarne il canto ammaliante.
Questo ci lascia comprendere che la zona era già nota ai greci ben 1000 anni prima di Cristo.
D’altronde le famose città greche di Paestum e Velia (Elea) erano distanti appena 50 km da Salerno.
Il che lascia fondatamente supporre che anche in Costiera Amalfitana potessero esservi alcuni insediamenti, anche se non ve ne è prova diretta.
L’itinerario ci offre tracce evidenti anche dalla storia successiva della Costiera Amalfitana.
I suoi sentieri riconducono all’Antica Repubblica Marinara di Amalfi (839-1145 d.C.), che era un territorio unico da Positano a Cetara, collegato attraverso scale e sentieri che lo percorrevano in lungo e largo.
Lo stile arabo che caratterizza fortemente l’architettura dei luoghi dimostra che la Repubblica di Amalfi manteneva stabili rapporti con i popoli d’oriente, favoriti dalla sua particolare abilità nella navigazione marittima dopo l’invenzione della bussola, che la tradizione fa risalire all’amalfitano Flavio Gioia.
Tali rapporti sono testimoniati anche dai numerosi terrazzamenti presenti lungo il sentiero ed un tempo coltivati prevalentemente a limoneti.
Il limone arrivò infatti in Costiera proprio dagli arabi e qui trovò il luogo ideale per la sua coltivazione per le particolari caratteristiche climatiche della zona, protetta dai venti del nord dalle sue alte montagne e molto ricca di acqua.
Caratteristiche che resero possibile e particolarmente remunerativa la coltivazione di una speciale tipologia di limone (il c.d. sfusato amalfitano) dal sapore dolce e quindi facilmente mangiabile come un frutto.
Alla carenza di giardini si pose rimedio attraverso il terrazzamento, ottenuto macerando roccia (le cc.dd. macere) e creando argini riempiti con terreno coltivabile.
Ne derivò la trasformazione dell’intero territorio in imponenti terrazzamenti, che oggi caratterizzano l’aspetto dell’intera Costiera Amalfitana e che le sono valsi il riconoscimento di Patrimonio dell’Umanità (sito Unesco) quale raro esempio di sfruttamento del territorio realizzato in perfetta armonia tra l’uomo e la natura.
Il sentiero racconta infine anche una parte della storia recente della Costiera Amalfitana.
Lungo il suo percorso si possono ancora incontrare greggi di capre, pecore ed alcuni pastori.
La loro presenza dimostra che la Costiera ha resistito al progresso sfrenato, mantenendo ancora intatte le sue tradizioni.
E proprio queste tradizioni la rendono un territorio unico, ancora ricco di valori umani molto apprezzati da turisti di tutto il mondo, in particolare americani ed inglesi, che lo frequentano assiduamente.
L’itinerario inizia e termina ad Agerola, una delle località più note in Costiera Amalfitana per la sua gastronomia.
I prodotti tipici del territorio sono il fiordilatte realizzato con il latte delle mucche ageroline, il pane biscottato, la pizza ed il celeberrimo Provolone del Monaco, un formaggio stagionato dolce dal sapore veramente straordinario.
Sono prodotti acquistabili in una qualsiasi delle salumerie del centro di Agerola Bomerano, dove ci sono anche diversi bar e ristoranti che rendono possibile un momento di relax dopo la passeggiata.
Il Sentiero degli Dei viene spesso descritto come un sentiero facile ed alla portata di tutti.
Purtroppo non è così.
Si tratta infatti di un sentiero di difficoltà media (E) che, pur non essendo molto lungo, richiede un buon allenamento ed una certa abitudine a camminare su terreni rocciosi e scale.
Si consiglia perciò di diffidare dalle narrazioni troppo semplicistiche e, soprattutto, di non percorrerlo senza scarpe da trekking ed abbigliamento adatto.
Nei periodi più caldi, si rende necessario anche l’uso di creme solari e di un cappello perchè particolarmente esposto al sole.
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