Da Tramonti Pucara per il Sentiero delle 13 Chiese (intero)

Pucara (140 m) – Novella (260 m) – Gete (350 m) – Ponte (350 m) – Campinola (380 m) – Corsano (390 m) – Capitignano (434 m) – Pietre (406 m) – Figline (360 m) – Paterno Sant’Arcangelo (270 m) – Paterno Sant’Elia (235 m) – Ferriera (147 m) – Pucara (140 m)

Tipo: anello Impegno:alto Difficoltà:T Durata: 08h00 Lunghezza: 15.2Km Salita: 620

Questo itinerario consente di visitare per intero Tramonti, uno dei comuni più estesi della Costa d’Amalfi, situato a nord di Maiori; “tra i monti”, come la sua denominazione ci dice chiaramente.
Il percorso coincide con il tracciato del Sentiero delle 13 Chiese (310 CAI), che si sviluppa in modo circolare lungo 11 delle 13 borgate (o frazioni) che compongono il comune di Tramonti, distribuite a cerchio intorno al Colle Santa Maria La Nova, un tempo sede dell’antico castello aragonese, successivamente adibito a cimitero cittadino.
La borgata (o frazione) dalla quale inizia l’itinerario è Pucara, quella più a sud di tutte ed anche quella più facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici o privati.

Dal centro di Pucara, ossia dal gruppo di case situate lungo la strada carrabile Maiori-Chiunzi, bisogna prendere Via Conservatorio, la stradina in salita che si trova sulla destra salendo.
Da questo punto bisogna seguire in senso antiorario l’intero Sentiero 310, fino a raggiungere nuovamente il borgo Pucara.

Dal punto di vista storico questo itinerario aiuta a comprendere i segreti delle antichissime origini della Costiera Amalfitana e della sua economia sempre florida e produttiva.
Esso infatti si sviluppa in una delle vallate più importanti della Costa, dove balzano immediatamente all’occhio i tre elementi naturalistici che la caratterizzano e, cioè: il clima mite, l’abbondanza d’acqua e la fertilità della sua terra.
Tramonti, come tutte le altre località della Costiera, è ben protetta dai venti del nord dalle sue alte montagne (tra le quali il Monte Cerreto di 1316m); è attraversata da diversi corsi d’acqua; ha un terreno che consente tutte le colture fondamentali per il fabbisogno umano.
Percorrendola, si possono notare i diversi livelli di coltivazione; limoni ai 200mt, ortaggi, frutta e viti ai 300-400mt; castagne ai 500; castagno selvatico ed altri tipi di bosco dai 600mt in su.
Un contesto quindi perfetto per gli insediamenti umani che, qui, ci sono stati dalle epoche più remote.
Non a caso, la Costiera fu scelta come luogo di dimora anche dall’Imperatore Tiberio e dalla migliore aristocrazia romana del I sec d.C..
E’ evidente che uno dei motivi di maggiore attrazione per i romani fu la qualità dei cibi che si potevano avere in zona, soprattutto nei paesi montani.
Così può spiegarsi il ritrovamento proprio a Tramonti di una Villa Rustica (non visitabile), sicuramente al servizio delle domus presenti lungo la Costa.
Le numerose ed antichissime chiese presenti sul territorio ci fanno poi comprendere che questo, dal X-XI sec fu sempre abitato da ricchi signori.
Amalfi commerciava con gli arabi innanzitutto legna ed era perciò nelle aree interne che si annidavano gli interessi dei suoi ricchi mercanti.
Non è un caso, quindi, che proprio a Tramonti gli Amalfitani, inventori della Rosa dei Venti, vollero dedicare il nome del vento più importante per la navigazione verso le terre d’oriente; denominato appunto di Tramontana perché proveniente da Tramonti, situata a nord di Amalfi.
Tramonti poi è unanimemente considerata la patria delle mozzarelle, del vino e della pizza.
Al riguardo, desta una certa impressione sapere che nel nord Italia ci sono circa 2500 pizzerie gestite da tramontani e che in molti riconducono a Tramonti l’invenzione della pizza, che a Napoli sarebbe stata portata proprio dai tramontani che la frequentavano per la vendita dei prodotti della loro terra.
Anche questa storia lascia chiaramente intendere che la Costiera è stata sempre autosufficiente dal punto di vista alimentare e, probabilmente, questa è un’altra delle ragioni della sua incredibile storia.

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