Da Scala Santa Caterina ad Amalfi per Santa Maria dei Monti, il Castello di Scala ed Atrani

Scala Santa Caterina (450 m) – Santa Maria dei Monti (1039 m) – Ruderi del Castello (850 m) – Punta delle Castagne (715 m) – Campidoglio (520 m) – Minuta (409 m) – Pontone (300 m) – Atrani (5 m) – Amalfi (5 m)

Tipo: traversata Impegno:alto Difficoltà:E Durata: 07h00 Lunghezza: 9.5Km Salita: 750

L’itinerario è una traversata che consente di fare visita al panoramicissimo altopiano di Santa Maria dei Monti (1039 m) nonché all’area del Castello di Scala, dove anticamente sorgeva la più importante fortificazione della Repubblica Marinara di Amalfi, della quale però restano pochi ruderi.
La discesa si sviluppa lungo un’antica scalinata che collegava detto Castello con i centri urbani di Atrani ed Amalfi. Il trek quindi termina in detti centri, praticamente sulla spiaggia.
La partenza è stata prevista dalla località Scala Santa Caterina per ridurre il dislivello in salita, che altrimenti sarebbe stato lo stesso di quello in discesa (1100 metri) ed avrebbe reso il trek molto impegnativo.
Il trek è comunque adatto solo ad escursionisti ben allenati.
I dislivelli infatti sono rilevanti e la camminata su scale è più stancante.
La difficoltà tecnica non è invece alta.
L’itinerario corre infatti sempre su sentieri classificati E (difficoltà intermedia).
Qualche difficoltà in più potrebbe derivare dalla mancanza di segnaletica CAI, che non è così frequente.
Tuttavia, le scale da percorrere sono come un binario che toglie pochi dubbi alla direzione da seguire.
Solo quando c’è da deviare rispetto ad esse, potrebbe esserci qualche problema, come ad esempio nella zona del Castello e di Punta delle Castagne.
E’ perciò fondamentale avere al seguito una mappa ufficiale del CAI (acquistabile on line sul sito www.caimontilattari.it o ad Amalfi, presso l’edicola Edicolè in Via delle Repubbliche Marinare) e gli altri strumenti di orientamento, tra i quali, possibilmente, anche un GPS.
La traccia è scaricabile gratuitamente da questo sito, previa registrazione.
L’itinerario corre quasi integralmente su sentieri CAI, e, precisamente, sui sentieri 353, 351, 301, 351a, 351.
Durante tutto il percorso non si trovano punti acqua e/o ristoro.
Solo nel punto di inizio (Chiesa Santa Caterina) vi è una fontana pubblica dove si possono riempire le borracce.
In realtà, lungo l’itinerario, a Santa Maria dei Monti (1039 m) vi è un ottimo rifugio, dove sarebbe anche possibile mangiare e dormire (Rifugio di Santa Maria dei Monti). Questo, però, non è sempre aperto.
Se interessati a fruirne, bisogna contattare preventivamente il proprietario.
Come già detto, l’itinerario inizia a Scala Santa Caterina (450 m), una frazione alta di Scala, dove è possibile arrivare in auto o con i bus della Sita Sud Trasporti in partenza da Amalfi centro.
Da notare che non tutti i bus diretti a Scala raggiungono anche le frazioni alte di San Pietro e Santa Caterina.
Se si usa l’auto privata, il parcheggio è a pagamento, nelle strisce blu, lungo la strada.
Il ticket va fatto utilizzando le casse automatiche, che però non sono molto frequenti e non erogano resto.
Alcuni posti liberi si trovano circa 400 m dopo la chiesa, sulla destra. Non ci sono strisce bianche ma nemmeno divieti di sosta.
La prima parte dell’itinerario si sviluppa lungo il sentiero CAI 353.
Il punto d’inizio è il Piazzale della Chiesa di Santa Caterina (m 450), dal quale bisogna intraprendere la scalinata in leggera discesa in direzione ovest.
Detta scala consente l’attraversamento del vallone senza percorrere la carrabile, che si incontra nuovamente in risalita, dopo circa 400 metri.
Ultimata la scalinata fino alla sovrastante carrabile ed attraversata quest’ultima, bisogna intraprendere la successiva stradina asfaltata sulla sinistra che, dopo circa 200 metri, raggiunge l’innesto della scalinata (munita di rampe carrabili) per Santa Maria dei Monti, alla sua sinistra.
Si prosegue lungo questa scalinata, che va percorsa tutta fino a quota 1039 m, dove, dopo circa 2h dall’inizio del trek, si incontra l’altopiano di Santa Maria dei Monti, riconoscibile per la presenza della statua della madonna e dell’omonimo rifugio, raggiungibile proseguendo per circa 300 m in direzione nord-ovest.
Santa Maria dei Monti è il punto più alto di questo itinerario.
Il Rifugio, se aperto, è il luogo ideale dove fare una breve sosta rigenerante o anche un ottimo pranzo.
La successiva discesa verso Atrani ed Amalfi si sviluppa quasi interamente lungo il Sentiero CAI 351, meglio conosciuto come lo “Scalandrone di Scala”.
Si tratta di un sentiero costituito da una lunga scalinata in pietra di circa 5 km, che arriva fino alla spiaggia di Atrani.
La prima parte di detta scalinata è a dir poco spettacolare.
E’ impressionante infatti la sua collocazione lungo impervi pendii in roccia, dove solo maestranze particolarmente esperte potevano ideare un’opera simile.
Questa scala inizia sul retro del Rifugio di Santa Maria dei Monti, a pochi metri dalla palazzina adibita a camere (lato sud-ovest).
Nella prima parte, va percorsa con cautela perché non ben manutenuta ed anche leggermente scivolosa in alcuni punti, frequentemente bagnati da getti d’acqua.
La stessa corre alla sinistra del pendio roccioso, ragion per cui ha un’ottima visuale solo verso est ed è sempre in ombra dopo mezzogiorno.
Per rendere l’itinerario più completo e spettacolare, non lo si prosegue per intero lungo detto Sentiero 351, ma per circa 1 km, lo si fa passare lungo il Sentiero 301, che, nel tratto tra i Ruderi del Castello di Scala e la Punta delle Castagne, corre parallelamente al 351, in cresta, ed è facilmente raggiungibile utilizzando una vecchia bretella non CAI, che si incontra a quota 830 m.
Non è facile individuare il punto esatto dove bisogna spostarsi dal 351 al 301.
Se non si conosce la zona, solo con un altimetro tarato correttamente si può capire esattamente quando si è raggiunta la quota esatta.
In mancanza, bisogna prendere come punto di riferimento il rudere di un antica torre di avvistamento (870 m), che improvvisamente, dopo circa 50 minuti dall’inizio della discesa, si intravede sulla cresta a destra, ad una distanza di circa 300 metri ed una quota superiore di circa 40 metri.
Avuto questo avvistamento, bisogna soltanto procedere in direzione di detto rudere, utilizzando un comodo passaggio senza prendere alcun rischio.
Se non si riesce, sarà bene continuare lungo il sentiero 351, che conduce direttamente fino ad Atrani.
Se vi si riesce, una volta raggiunto il rudere della torre di avvistamento, bisogna solo proseguire lungo la panoramicissima cresta a sud della torre, lungo la quale corre il sentiero 301 CAI.
Inizia un passaggio davvero spettacolare, che consente di ammirare dall’alto anche l’altro versante (quello di ponente) ed in particolare la Valle delle Ferriere che sovrasta Amalfi.
Dopo circa 500 metri, si incontrano i Ruderi del muro di cinta del Castello di Scala (850 m).
Oltrepassati detti ruderi, bisogna scendere lungo la sottostante pietraia cercando di mantenersi il più possibile sulla cresta di destra (ovest), fino a raggiungere quota 715 m, dove si trova l’incrocio con il Sentiero 351a.
Siamo a Punta delle Castagne, riconoscibile proprio per gli imponenti alberi di castagno ivi presenti.
L’itinerario prosegue lungo il sentiero 351a, da percorrere in direzione est.
Detto sentiero corre ad una quota costante ed ha una lunghezza di poche centinaia di metri.
Precisamente, termina all’incrocio con il Sentiero 351, e cioè con la scalinata in discesa percorsa prima di salire verso la torre di avvistamento.
Bisogna restare su detta scalinata (sentiero 351) fino alla fine e cioè fino alla spiaggia di Atrani, che si raggiunge dopo aver attraversato il borgo Campidoglio (520 m), il borgo Minuta (409) ed il borgo Pontone (300 m).
Al borgo Pontone, da Piazza San Giovanni, bisogna proseguire verso sinistra, seguendo le indicazioni per la Torre dello Ziro.
Lungo la scalinata in discesa per detta torre, si trovano precise indicazioni per Atrani.
Da Atrani si prosegue su strade cittadine fino ad Amalfi. Le due località distano appena 500 metri.

In corso di stesura. Mi scuso per l’inconveniente.

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