L’itinerario è una passeggiata abbastanza agevole che collega le località di Maiori e Minori, distanti poco più di 2 km.
Si sviluppa interamente su scale, potendo perciò rivelarsi ostica a chi ama camminare solo su sentieri pianeggianti.
Si consiglia di giungere a Maiori con i traghetti della Travelmar in alta stagione e con i bus della Sita Sud in bassa stagione.
Idem per i ritorno da Minori.
L’itinerario inizia in Piazza G. D’Amato a Maiori, raggiungibile risalendo per circa 500 metri il Corso Reginna Maior.
Da detta piazza bisogna intraprendere la ripida scalinata che conduce alla Collegiata di Maiori (chiesa madre della città) e poi alla frazione Torre di Minori, dove l’itinerario raggiunge il suo punto di massima elevazione (150m).
Dalla frazione Torre si prosegue in discesa fino al centro di Minori, dove la passeggiata termina.
Dal punto di vista storico, questo sentiero avvicina alla conoscenza di una delle principali risorse economiche di tutti i tempi di questo territorio: il limone Sfusato Amalfitano.
Si può certamente dire che la Costiera Amalfitana ha continuato ad essere ricca e produttiva anche dopo il XIV secolo (secolo del definitivo declino della sua marineria mercantile) proprio grazie a questo limone, producibile di fatto solo in questa area territoriale e perciò definito “Amalfitano”.
E’ difficile riuscire a credere che un semplice frutto abbia potuto incidere in modo così rilevante sull’economia e la storia di un territorio; ma nel caso del limone Sfusato è proprio così.
E lo si può ben comprendere guardando le infrastrutture create per produrlo.
Gli incredibili terrazzamenti della Costiera Amalfitana sono infatti la testimonianza più evidente della fruttuosità di questa produzione agricola, che nel medioevo rappresentò un vero toccasana contro una delle peggiori malattie dell’epoca, lo scorbuto, causato dalla carenza di vitamina C.
Un limone dolce e mangiabile dalla buccia (come appunto lo Sfusato) si rivelò infatti un potente medicinale contro questa patologia, al punto da rendere conveniente anche un intervento di radicale trasformazione del territorio per creare giardini dove era quasi impossibile averne a causa della verticalità del territorio.
Il Sentiero dei limoni è appunto un percorso tra i giardini di Sfusato ed i terrazzamenti creati per metterli a dimora.
Un percorso che ci racconta 800 anni circa di storia della Costiera Amalfitana, se è vero, come è vero, che queste produzioni sono ancora attive e che molte delle fortune della Costiera Amalfitana sono ancora dovute proprio a questo limone, diventato oggi un ingrediente imprescindibile della apprezzatissima cucina locale e del celeberrimo limoncello della Costa d’Amalfi.
Ma il limone Sfusato racconta anche la storia precedente del territorio.
Esso infatti non arrivò per caso in Costiera Amalfitana ma fu conosciuto dagli amalfitani grazie agli intensi commerci che questi avevano intrapreso molti secoli prima con i popoli d’oriente.
Indirettamente quindi i terrazzamenti di limone ci ricordano anche questo periodo storico, durato tra l’839 ed il 1143, che sicuramente fu il più florido per questo territorio.
Inoltre la loro esistenza ci racconta anche fasi più remote della storia della Costiera.
Le tecniche ancor oggi adoperate per la realizzazione dei muri a secco e per l’irrigazione dei giardini sono esattamente quelle usate in edilizia ed in agricoltura dagli antichi romani. Il che ci lascia comprendere che questo territorio fu abitato già in epoca romana, come peraltro dimostrato dai diversi ritrovamenti di antiche ville romane in diverse località della Costiera, tra le quali quella di Minori, poco distante dal punto di fine itinerario.
Degno completamento di questa passeggiata è la visita della pasticceria SalDeRiso e della Villa Romana di Minori, entrambe poco distanti dal punto di fine itinerario.
In pasticceria si consiglia l’assaggio della Delizia al Limone realizzata dal maestro pasticciere Salvatore De Riso.
E’ un dolce delicato e leggero che rivela la bontà del limone Sfusato.
La Villa Romana testimonia invece le origini della Costiera Amalfitana, abitata nel I sec. d.C. dall’alta aristocrazia romana, che vi aveva edificato sontuose ville marittime dotate di ogni comfort, come appunta quella di Minori.
L’ingresso è libero.
L’itinerario non è impegnativo, ma presenta molte scale.
Perciò potrebbe rivelarsi inadatto a chi è abituato a camminare solo su terreni pianeggianti.
Fantastico
Fantastico